Se il giudice affida al consulente il semplice incarico di valutare fatti gia' accertati o dati preesistenti, la funzione del consulente e' deducente e la sua attivita' non puo' produrre prova; se, viceversa, al consulente e' conferito l'incarico di accertare fatti non altrimenti accertabili che con l'impiego di tecniche particolari, il consulente e' percipiente, la consulenza costituisce fonte diretta di prova ed e' utilizzabile al pari di ogni altra prova ritualmente acquisita al processo.